Forse vi sarete chiesti quanto sia difficile effettuare una corretta pulizia della stufa a pellet e con quale cadenza. In commercio esistono molti brands produttori di stufe, termo-stufe e camini. Ogni apparecchio ha le sue caratteristiche; per questo, il produttore è tenuto a corredare ciascun modello di un “Libretto d’uso e manutenzione” di prodotto dove, oltre alle indicazioni sulle modalità di una corretta installazione ( che deve sempre essere eseguita da personale qualificato con abilitazione D.M. 37/2008 e aggiornato ai corsi F.E.R.) sono elencate tutte le procedure di manutenzione ordinaria, a carico dell’utente, e straordinaria o possiamo definirla “preventiva”, a carico del C.A.T. ( Centro Assistenza Tecnica) / personale qualificato.
Oltre a questo manuale che, come già spiegato in precedenza, viene fornito di serie dal produttore, l’installatore è tenuto a rilasciare all’utente il “Libretto d’uso e manutenzione dell’impianto termico”consegnato: possiamo infatti dire che la stufa di per sé non costituisce un “impianto”, ma nel momento in cui è accessoriata di un suo sistema di evacuazione dei prodotti della combustione, l’insieme “stufa più camino” costituisce a tutti gli effetti un “impianto termico”. Per tale effetto deve essere dunque corredato della “Dichiarazione di Conformità dei Lavori alla Regola dell’Arte” e del “Libretto d’impianto”. Inoltre, ove previsto e in funzione della potenza installata, potrebbe essere necessario eseguire, a cadenza temporale imposta dalle varie regioni, il “Rapporto di Controllo di Efficienza Energetica”.
Ma torniamo al “Libretto d’uso e manutenzione dell’impianto termico” redatto dall’installatore: all’interno di questo documento, sarà proprio l’installatore a comunicare quali saranno le tempistiche e le procedure di manutenzione dei vari componenti dell’impianto termico, incluso il sistema di evacuazione dei fumi, per non lasciare alcun dubbio all’utente finale. Ovviamente, le tempistiche e le modalità, sia a carico dell’utente che del tecnico manutentore, varieranno molto in funzione del modello installato: oramai, oltre alle tradizionali stufe in cui gran parte delle operazioni di manutenzione ordinaria sono affidate all’utente, ci sono in commercio apparecchi che gestiscono in automatico la pulizia del crogiolo e del fascio tubiero, semplificandone la gestione durante il periodo di utilizzo.
Per quanto concerne la cadenza e le modalità di pulizia della “canna fumaria” sarà proprio, di nuovo, l’installatore ( o il manutentore nel caso il primo non lo avesse fatto) a stabilire “ogni quanto” occorrerà ispezionare ed eventualmente procedere alla pulizia dei condotti. A proposito di questo, i produttori degli stessi condotti mettono a disposizione dei “Manuali d’uso ed installazione” che danno una prima indicazione dei tempi di pulizia dei vari sistemi fumari in funzione del combustibile consumato. E’ l’installatore a dover valutare se questa indicazione è idonea all’impianto messo a punto o se è necessario fissare una nuova cadenza.
Una certezza è che la pulizia straordinaria della stufa non può discernere dalla pulizia dei sistema fumario: il manutentore è infatti responsabile della sicurezza NON solo dell’apparecchio, ma dell’intero sistema impianto; pertanto, non può procedere alla riaccensione della stufa senza essersi accertato della pulizia del sistema di evacuazione dei fumi.
A fine intervento, il manutentore e’ tenuto al rilascio di uno specifico rapporto di controllo e manutenzione all’utente ( Es. Rapporto Uni10683), oltre ad eventuale copia del rapporto di controllo di efficienza energetica. Se la stufa non risulta inserita nel “Libretto d’Impianto” dell’unità immobiliare, spetta ancora al manutentore il suo aggiornamento.
Per la pulizia ordinaria a carico dell’utente, un bidone aspira-cenere è di sicuro l’alleato migliore: è un elettrodomestico pensato proprio per pulire le stufe a legna o a pellet, con il quale poter aspirare la cenere senza disperderla nell’ambiente.
Pulire la stufa a pellet è molto importante, sia per garantire una qualità dell’aria che respiriamo pulita sia per evitare che si guasti o si rompa. In conclusione, possiamo riassumere che per la pulizia ordinaria l’utente può procedere in totale autonomia, per quella straordinaria occorre affidarsi a professionisti del settore.
Vi ricordiamo che sostituire apparecchi datati con nuovi e meno inquinanti è un’opzione ancor più interessante visti gli incentivi previsti dal Conto Termico 2.0. Per qualunque altra informazione, non esitare a contattarci.